Ma l’estate è anche fatta di disagi e malesseri dati dal clima afoso che la contraddistingue soprattutto per chi resta nelle grandi città o senza la possibilità di accedere ad ambienti indoor freschi e liberi da agenti inquinanti.
Il disagio può ben presto trasformarsi e avere ricadute sullo stato di salute della persona, peggiorandolo, soprattutto se si è in presenza di una o più patologie croniche o di disabilità.
Se la malattia cronica è respiratoria, come Asma e Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), i continui sbalzi di temperatura e di umidità tra ambienti esterni e indoor possono essere causa di un aggravamento dei sintomi e portare a vere e proprie crisi respiratorie (broncospasmi).
Gli accorgimenti da adottare in estate per chi è affetto da Asma o da BPCO ci sono e se messi in pratica, unitamente alle indicazioni rilasciate dal proprio medico curante, possono scongiurare una riacutizzazione dei sintomi, un peggioramento che magari nei mesi precedenti si era riusciti a scongiurare raggiungendo un buon equilibrio tra malattia e qualità di vita.
Ecco qui dunque alcuni di questi accorgimenti:
- ricordarsi che la temperatura degli ambienti indoor non dovrebbe mai scendere sotto i 24° e avere un tasso di umidità relativa tra il 40 e il 60%;
- monitorare i livelli di inquinamento atmosferico (ozono e particolato, ossia PM10 e PM2.5) della propria città, tenendo porte e finestre chiuse nelle ore più calde della giornata, quando generalmente questi valori sono più alti, e aperte negli orari in cui la temperatura esterna è più fresca. L’inquinamento esterno impatta sulla salute respiratoria ma non dobbiamo mai dimenticare che gli inquinanti presenti nelle nostre case e uffici sono ugualmente importanti;
- evitare assolutamente di fumare come principio generale, ma a maggior ragione in ambienti chiusi poiché le sostanze presenti nelle sigarette tradizionali, nicotina in primis, si depositano su mobili, tessuti e oggetti dando vita al fumo di terza mano altamente nocivo;
- rinfrescare l'ambiente indoor in cui si soggiorna con un ventilatore o un deumidificatore migliorando così il proprio comfort, ma ponendo attenzione che non vi siano sbalzi di temperatura e/o umidità tra esterno e interno troppo grandi, poiché questi potrebbero innescare una crisi respiratoria;
- pulire e igienizzare regolarmente i filtri del proprio deumidificatore o condizionatore con funzione deumidificante per preservare la qualità dell’aria indoor, senza dimenticare i filtri presenti nella propria automobile;
- dotarsi se possibile di un purificatore d’aria che possa eliminare dall’ambiente indoor sostanze chimiche, allergeni, muffe o altri inquinanti che possono arrecare danno alla salute dell’apparato respiratorio;
- porre attenzione all’aria umida a seguito di un temporale estivo, poiché è generalmente carica di allergeni che grazie all’evaporazione della pioggia a contatto con il suolo rovente si sono dispersi, innescando difficoltà respiratorie (asma da temporale);
- uscire portando sempre con sé la propria terapia inalatoria e seguire sempre le indicazioni date dal proprio medico curante o specialista, che sia per una passeggiata o per un viaggio più lungo.
A essi possiamo certamente aggiungere il consiglio di non uscire nelle ore più calde della giornata, di mantenersi il più possibile idratati e di fare esercizio fisico secondo le proprie capacità nelle ore più fresche… sperando che questa estate 2025 sia meno torrida, almeno un po’, delle precedenti.
La Redazione